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Dulciana

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SIR BANDA64
view post Posted on 20/3/2009, 01:02




la Dulciana

La dulciana (detta anche dolciana o dulzaina o dolzaina) è uno strumento a fiato del rinascimento ad ancia doppia. lo stesso è noto come curtal in inglese, dulzian in tedesco, bajón in spagnolo, douçaine in francese e dulciaan in olandese.

Esso è l'antenato del moderno fagotto, ed ha avuto il suo periodo d'oro fra il 1550 e il 1700, ma probabilmente esisteva anche da prima. Verso la fine di questo periodo è coesistito con il fagotto barocco, anche se in Spagna si è continuato ad usarlo fino ai primi anni del XX secolo. Esso veniva impiegato nell'esecuzione della musica sia sacra che profana, in tutta Europa ma anche nelle Americhe
Costruzione [modifica]
La dulciana è generalmente realizzata da un singolo pezzo di acero, con i fori che vengono prima trapanati e quindi alesati. La parte terminale dello strumento non è cilindrica, come tutto il corpo dello stesso, ma termina con una campana spesso realizzata a parte ed inserita successivamente. L'ancia è inserita in un bocchino metallico a sua volta inserito nell'estremità superiore del corpo dello strumento. In alcuni casi può essere inserita una sordina nella campana dello strumento. L'esterno dello strumento è ricoperto di cuoio come i cornetti.

Nonostante normalmente siano in FA, esistono dulciane tenore (in DO), alto (in Fa or SOL) e soprano (in DO). Il registro dello strumento è di 2,5 ottave, centrato sulla nota di accordatura; ad esempio il basso va dal Do due ottave sotto il Do centrale al al SOL sopra il DO centrale.


Origini ed evoluzione [modifica]
DulzainaGli strumenti precursori della dulzaina furono originari della Mesopotamia verso il 3000 a. C., dove vi fu una ampia varietà di strumenti molto somiglianti. Tutti questi strumenti a fiato con ancia furono definiti con il termine abub. La dulzaina fu il precursore dei successivi aulos greci e delle tibie della Roma antica. Tutti hanno elementi comuni, come la sezione conica e l'ancia; furono estesamente conosciuti in tutte le antiche civiltà del mediterraneo, fino al punto da oscurare l'importanza degli altri strumenti derivati dal flauto. A volte questi strumenti erano costituiti da due canne, poste ad angolo acuto e uniti da una traversina, essendo una canna melodica e l'altra produceva una nota fissa, creando il così chiamato effetto di bordone, allo stesso modo della gaita o dello stesso aulos greco.

L'ancia della dulciana è completamente scoperta, consentendo all'esecutore di controllare il suono e l'intonazione tramite l'imboccatura. Nel periodo in cui fu inventata, altri strumenti ad ancia doppia avevano l'ancia completamente inserita in una capsula detta pirouette, come il cromorno, o anche parzialmente inclusa come la bombarda. Si può immaginare che la dulciana sostituisse la bombarda basso per la comodità della sua più piccola dimensione ma è quasi certo che i due strumenti siano coesistiti nello stesso periodo. Lo strumento sembra sia stato molto usato intorno alla metà del XVI secolo. Una collezione di dulciana, nelle varie misure, è presente a Bruxelles ed è stata prodotta da Melchor sembra in Spagna. Un altro esempio di dulciana si trova a Linz; esso è ricoperto di pelle ed ha una sordina incorporata. L'ultima copia conosciuta è di Denner, costruita intorno al 1700, ed anche questa ha una sordina incorporata. Le copie moderne della dulciana di Linz hanno un suono più soffice e raggiungono le note più alte con maggior facilità. Questo è molto più vero per le copie dello strumento di Denner.


In Spagna [modifica]
Fernando Ortiz de Frutos, dulzainero del Nuevo Mester de Juglaría.Questo strumento aerofono dell'antichità stava sul punto di sparire agli albori del Medioevo, poiché gli invasori nordici imposero i loro strumenti. Per quel che concerne cli strumenti a fiato, si preferivano le trompe, motivo per cui nel secolo V si estinsero molti strumenti ad ancia, i quali bisognò che fossero reimportati dagli arabi quando penetrarono tre secoli dopo in Spagna. Questo spiega il perché durante un lungo periodo di tempo, si trovavano solodulzainas nel Sud, citate nei testi con varianti arabiche del vocabolo zolami, molto comune negli scrittori musicali dell'Al-Andalus, l'attuale Andalucia. Il primo nome specíficamente castigliano della dulzaina fu quello di albogue, documentato nel Libro di Alexandre (siglo XIII), e in seguito appare nel Libro de buen amor dell'Arcipreste de Hita e nel Quijote di Miguel de Cervantes, già con il nome di chirimía, o con quello di dulzaina o albogue.

 
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